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Un itinerario attraverso la Penisola del Sinis per conoscere la storia di questa regione, abitata dall'Uomo fin dalla preistoria. Una giornata attraverso i segni delle diverse epoche vissute al centro del Mediterraneo, con alcune pause in alcune delle spiagge più belle.

Museo di Cabras (partenza) - villaggio di San Salvatore e Ipogeo - chiesa di San Giovanni - spiaggione di San Giovanni (pausa) - Area archeologica di Tharros - Torre costiera di San Giovanni - Torre Vecchia (detta anche di Capo San Marco) - spiaggia dell’Istmo (pausa) - borgata marina di San Giovanni (pausa) - Area archeologica di Mont'e Prama - Museo di Cabras (visita e conclusione dell'itinerario). -- Il punto di ritrovo del percorso è di fronte al Museo Civico “Giovanni Marongiu” di Cabras. Il Museo Civico “Giovanni Marongiu” di Cabras raccoglie ed espone alcuni dei principali archeologici provenienti dal territorio comunale di Cabras e costituisce un’occasione unica per conoscere la storia della penisola del Sinis. La visita al Museo è prevista al termine dell’itinerario proposto. Da qui si parte in macchina con destinazione il villaggio di San Salvatore. Da Cabras, bisogna proseguire su via Tharros in direzione sudovest e prendere la strada provinciale 6. Dopo circa 6 km ci sarà il cartello che indicherà di svoltare a destra per San Salvatore. Il villaggio di San Salvatore è famoso per essere stato il palco dei film spaghetti western tra gli anni ‘40 e ‘60. Immancabile la visita alla chiesetta del paese che al suo interno nasconde un tesoro inestimabile: l’ipogeo. Di origine antiche, l’ipogeo rappresenta l’essenza del culto nuragico delle acque. Finita la visita di San Salvatore, bisogna risalire in macchina e tornare indietro per riprendere il percorso sulla strada provinciale 6. In meno di 10 minuti si arriverà di fronte alla chiesa di San Giovanni di Sinis. Qui si potrà parcheggiare l’auto nei parcheggi segnalati e proseguire a piedi. A San Giovanni di Sinis la prima tappa sarà la visita della chiesa di San Giovanni di Sinis, si tratta di una visita che ruba ai visitatori solo qualche minuto ma che resta nel cuore per molto tempo. Dopo aver visitato la chiesa romanica di San Giovanni di Sinis proseguire a piedi nella passeggiata in direzione sud per 5 minuti. Di fronte si scorgerà una distesa blu infinita, si tratta dello spiaggione di San Giovanni di Sinis, è il momento di un bel tuffo e una nuotata. Una volta rinfrescati si riprende la strada in direzione sud e dopo circa 600 m sulla destra è possibile ammirare l’antica città di Tharros. Qui, grazie a una guida esperta che accompagna i turisti in una visita della durata di 90 minuti circa, è possibile scoprire gli eventi che hanno segnato la civiltà nuragica, punica e fenicia. Finita la visita, all’uscita di Tharros si prosegue nel sentiero segnalato e si visitano le due torri costiere, prima la Torre di San Giovanni lì di fronte e poi, dopo circa altri 10 minuti di passeggiata, la Torre Vecchia. Prima di tornare indietro verso il centro abitato di San Giovanni è d’obbligo un bagno nel mare della spiaggia dell’Istmo di Capo San Marco, conosciuta dai locali come la spiaggia di Mare Vivo. Dopo un bagno al mare è ora di rifocillarsi. Dalla spaggia, risalire sulla strada e proseguire in direzione nord. Qui sarà possibile pranzare in uno dei tanti chioschi che si trovano lungo la strada. D’obbligo assaggiare piatti a base di muggine e bottarga, magari accompagnati da un bicchiere di Vernaccia. Dopo pranzo si torna al parcheggio, di fronte alla chiesa di San Giovanni di Sinis e in auto ci si dirige verso l’area archeologica di Mont'e Prama. Per raggiungerla bisogna seguire la strada provinciale 6 per circa 5 km, all’incrocio girare a sinistra e poi proseguire sulla strada provinciale 7 per altri 5 km. L’area è visibile solo dall’esterno in quanto ancora oggi sono in corso gli scavi archeologici che stanno riscrivendo la storia del Sinis; da quest’area provengono i Giganti di Mont’e Prama, le statue esposte nel Museo Civico Marongiu. L’ultima tappa del percorso sarà il punto di partenza: il museo civico “Giovanni Marongiu” di Cabras. Per raggiungerlo dall’area archeologica di Mont’e Prama si passerà per il comune di Riola Sardo costeggiando l’incantevole stagno di Cabras. Innanzitutto è necessario proseguire sulla strada provinciale 7 e poi a destra sulla SP66 per un totale di circa 10 chilometri. Arrivati a Riola Sardo si prosegue in macchina per altri 9 chilometri fino a Cabras, in via Tharros dove si trova il museo. Arrivati al museo, attraverso un percorso guidato della durata di circa 60 minuti è possibile conoscere i segreti della civiltà antica del Sinis, dai ritrovamenti di epoca nuragica fino ai Giganti di Mont’e Prama. In esso sono presenti reperti che risalgono al periodo prenuragico e nuragico, con i materiali recuperati con lo scavo del villaggio di Cuccuru is Arrius, e successivamente all’età storica, rappresentata da reperti provenienti dall’antica città di Tharros, costruita dai Fenici su un preesistente villaggio nuragico e ampliata in senso urbano in età punica e poi romana. Una sala è dedicata, come detto, al complesso statuario di Mont’e Prama, risalente alla prima età del Ferro e composto da sei statue e quattro modelli di nuraghe, una parte dell’intero complesso che è per un’altra parte attualmente esposto al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, considerato una delle più importanti scoperte archeologiche nel Mediterraneo occidentale degli ultimi decenni. Terminata la visita, l’itinerario è concluso. -- Lunghezza complessiva: 43,8 km in auto + 3,8 km a piedi Difficoltà: la passeggiata non presenta passaggi difficili; è sconsigliata durante le ore più calde dei mesi estivi. E’ possibile sostituire il tratto a piedi con un’escursione con il trenino turistico (per informazioni rivolgersi al Museo). Durata: 1 giornata Accessibilità: ...

Sardegna

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Amenità comune :

Amenità informativa :

GRITACCESS:

Area Archeologica di Tharros > Area Archeologica di Tharros

Distance : 47.6Km

Durée : 1j0h0m

Type Itinéraire : ad anello

Thème : Storia